Il Data Center di Milano Sud ottiene la certificazione LEED Platinum – il massimo livello di certificazione LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) – ponendo TIM Enterprise ai vertici della classificazione dell’efficienza energetica e dell’impronta ecologica degli edifici. Questo importante traguardo si aggiunge ai risultati raggiunti dai Data Center di Torino Sud, Bologna e Milano Est che hanno la certificazione LEED Gold.
Il LEED® è un programma di certificazione volontario che può essere applicato a qualsiasi tipo di edificio (sia commerciale che residenziale) e concerne tutto il ciclo di vita dell’edificio stesso, dalla progettazione alla costruzione.
Vediamo insieme quali sono gli aspetti valutati ai fini dell’ottenimento della certificazione.
Per la costruzione del nuovo Data Center di Milano Sud, TIM Enterprise ha individuato un fabbricato esistente nel Campus di proprietà, al fine di recuperare un sito già edificato – ma non utilizzato – ed evitare quindi di investire ulteriori risorse per una nuova costruzione; anche i parcheggi esistenti sono stati riorganizzati per favorire un utilizzo sostenibile delle automobili.
La costruzione ha rispettato anche determinati fattori ambientali, fondamentali per l’ottenimento della certificazione LEED Platinum: è stata preservata una vicina oasi naturale di oltre 22 ettari diversificata in habitat destinati alla tutela della biodiversità; si è favorito il deflusso delle acque piovane rendendo i parcheggi permeabili, si è incentivato l’utilizzo di veicoli a carburante alternativo, grazie all’installazione di colonnine di ricarica elettrica e posti riservati per tale funzione (EVSE).
Il rispetto del territorio è stato uno degli fattori che ha reso più sostenibili i nuovi Data Center di Milano Sud.
Le superfici di copertura della sede sono state realizzate in colorazione bianca – con elevato indice di riflessione solare (SRI=100; più l’indice è alto, meno la superficie si scalda) – al fine evitare dell’assorbimento di una maggiore quantità di energia solare, e quindi di accumulo di energia termica.
Per lo stesso motivo, le coperture di cabine e guardiania sono state realizzate con guaina bianca e le pavimentazioni dei parcheggi ed i marciapiedi con cemento bianco. Anche l’inquinamento luminoso è stato ridotto, grazie all’installazione di lampade che si accendono automaticamente rilevando il passaggio di persone e mezzi. Vista la vicinanza con un’area densamente popolata, tutto l’impianto luminoso esterno del sito è stato programmato per funzionare a piena potenza solo quando necessario con un conseguente risparmio energetico di oltre il 40% rispetto alle vecchie tecnologie.
Nel progetto di salvaguardia ambientale che ha interessato la costruzione del sito del Data Center di Milano Sud, si sono preservate le aree verdi esistenti, integrandone nuove ed utilizzando specie autoctone per evitare la necessità di irrigazione. Anche internamente al sito sono state installate particolari attrezzature che permettono un beneficio in termini di risparmio idrico: in particolare è stata ottenuta una riduzione del 40% del fabbisogno, rispetto al caso di riferimento. Su base annua si stima una riduzione di circa 16.000 litri di acqua per la ricettività di circa 5 risorse.
I consumi, sia idrici che energetici, sono monitorati ed i dati sono consultabili da remoto con report ad hoc. La consapevolezza dei propri consumi è la prima strategia da adottare in termini di efficienza energetica ed idrica.
Grazie ad un processo di controllo della qualità e del rispetto degli obiettivi della committenza e del progetto, un processo di Commissioning avanzato – OPR (Owner’s Project Requirements) – monitora la progettazione e la realizzazione degli impianti ed il BSM (Building Monitoring System) dei data center e degli uffici.
Sono stati, ad esempio, selezionati refrigeranti in grado di ridurre al minimo o eliminare le emissioni di composti che contribuiscono alla riduzione dell’ozono e ai cambiamenti climatici.
L’utilizzo delle migliori tecnologie e modalità di utilizzo per le funzionalità del data center, insieme ad un’attenzione particolare per l’efficienza energetica di tutto il complesso edificio-impianto che ospita il DC, ha permesso di calcolare una riduzione dei consumi energetici che sale, rispetto a quando l’edificio di riferimento aveva ottenuto la certificazione Leed Gold, dal 42% ad oltre il 46% allo stato attuale, ottenendo quindi la Leed Platinum.
Tale risultato è stato calcolato tramite simulazione dinamica per cui dovrebbe effettivamente rispecchiare il reale consumo energetico.
Nella selezione dei materiali, sono stati preferiti quelli dotati di Environmental Product Declaration, ovvero con esplicitazione degli impatti ambientali connessi al ciclo di vita del prodotto.
In particolare sono stati individuati ed utilizzati materiali:
L’illuminazione è interamente a led e garantisce, non solo un basso consumo energetico, ma anche un’elevata efficienza ed un ottimo comfort per gli occupanti: il flusso luminoso evita l’abbagliamento e la riflessione sui terminali video.
I colori di pareti e soffitti sono di colore chiaro per aumentare la luminosità degli ambienti; le pitture utilizzate neutralizzano gli agenti inquinanti e le sostanze nocive; pitture inodori perché prive di colle, solventi o altri composti chimici, neutralizzano i cattivi odori grazie al basso contenuto di composti organici volatili (VOC).
In particolare la pittura – secondo alcuni test indipendenti – è efficace contro la diffusione del Coronavirus umano ed elimina il 99,9% dei batteri presenti sulla superficie, compresi i superbatteri resistenti agli antibiotici, eliminati dalla doppia azione dell’ossidazione e dell’elevata alcalinità.
Esternamente la pittura funge da anti-smog, mettendo in atto un meccanismo simile alla fotosintesi clorofilliana delle piante: attraverso l’azione della luce si attiva una reazione chimica capace di contrastare l’inquinamento.
Sempre in termini di comfort degli occupanti, nella welcome area è stata sfruttata al massimo la luminosità naturale grazie alle finestre già esistenti e progettando le quelle nuove in modo da favorire la vista verso l’esterno; la qualità dell’aria interna e delle prestazioni acustiche è stata massimizzata per promuovere il benessere degli occupanti, la loro comunicazione e produttività.
Durante le attività di cantiere sono state messe in atto strategie per ridurre l’impatto sull’ambiente circostante: è stata monitorata la gestione delle acque al fine di non far fuoriuscire acque sporche dal cantiere, sono state evitate evitate le lavorazioni pulverulenti e sigillati i canali d’aria interni. Anche la quantità di rifiuti da discarica è stata minimizzata: il 98% dei rifiuti non pericolosi prodotti durante la costruzione del data center è stato inviato a riciclo.
Alcune policy di gestione dell’edificio, hanno infine permesso di continuare il percorso di sostenibilità anche nella fase del suo utilizzo.
Scopri tutte le certificazioni dei nostri Data Center