20.03.2024

Certificazione LEED Gold anche per il Data Center di Milano Ovest

Questo importante risultato ottenuto conferma il percorso di Noovle, brand di TIM Enterprise, nella direzione della sostenibilità.

Anche il Data Center di Milano Ovest ottiene la Certificazione LEED Gold – il terzo livello di certificazione LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) – confermando lassoluta leadership italiana dell’azienda nella classificazione dell’efficienza energetica e dell’impronta ecologica degli edifici.

Leed Gold
 

Il Data Center di Milano Ovest si aggiunge agli altri nostri DC certificati LEED: Milano Est,Torino Sud, Torino Nord LEED Gold e Milano Sud LEED Platinum, il massimo livello di certificazione LEED. 

Vediamo insieme quali sono gli aspetti valutati ai fini dell’ottenimento della certificazione LEED Gold per il Data Center di Milano Ovest e comuni agli altri siti certificati in precedenza.

LOCALIZZAZIONE e TRASPORTI

Per prima cosa è stato individuato un complesso di fabbricati esistenti per localizzare il nuovo campus datacenter: in questo modo non solo ha recuperato un sito non utilizzato, già edificato, ma ha anche evitato di utilizzare ulteriore suolo e ulteriori risorse per la nuova costruzione. La zona è completamente urbanizzata.

Il nuovo insediamento preserva il territorio e protegge le aree agricole e gli habitat selvatici mediante l’incoraggiamento dello sviluppo in aree con infrastrutture principali esistenti, favorisce la pedonabilità e riduce le distanze percorse mediante veicoli.  

I parcheggi, ridotti al minimo di legge, sono stati organizzati per favorire un utilizzo sostenibile delle auto, si è ottenuta una riduzione del 54,72% (Parking Reduction). Si è incentivato l’utilizzo di veicoli a carburante alternativo grazie all’installazione di colonnine di ricarica elettrica e posti riservati per tale funzione (EVSE), per auto in Carpools (Preferred Parking = 5,22%), per Green Vehicles (5%). Il sito è raggiungibile dalla pista ciclabile collegata con la stazione ferroviaria e sono previste tettoie coperte per le bici, anche elettriche, sono presenti spogliatoi con docce per i bikers.

SOSTENIBILITÀ DEL SITO

Prima della realizzazione sono state eseguite indagini di caratterizzazione del suolo, da sempre dedito all’agricoltura. Il progetto prevede spazi all’esterno che incoraggiano l’interazione con l’ambiente, i rapporti sociali, l’attività ricreativa con presenza di panchine. Particolarmente curata la piantumazione di arbusti ed alberi.

Si è ridotto il volume di deflusso e migliorata la qualità delle acque riproducendo l’idrologia naturale e il bilancio idraulico del sito, sulla base delle condizioni storiche e degli ecosistemi.

La copertura dell’edificio B è stata realizzata con guaina di colore chiaro, con elevato indice di riflessione solare. Più l’indice è alto (SRI=0÷100), più la superficie esposta all’irraggiamento solare rimarrà “fresca” (ovvero avrà un basso innalzamento di temperatura).

Per incrementare l’accesso alla volta celeste, e ridurre gli impatti negativi dello sviluppo urbano, si sono adottate armature stradali a basso abbagliamento e con flussi luminosi rispettosi del confine di proprietà.

GESTIONE EFFICIENTE DELLE ACQUE

Grande attenzione è stata rivolta alla gestione delle acque.

Le zone a verde sono realizzate con specie autoctone per ridurre il fabbisogno irriguo correlato all’irrigazione.

Internamente sono state individuate apparecchiature sanitarie tali da permettere una riduzione dei consumi idrici. In particolare, si è ottenuta una riduzione del fabbisogno rispetto al caso di riferimento del 77,46%. Per la ricettività di circa dieci risorse, la riduzione su base annuale è stimata in circa 285.675 litri (Consumo baseline-consumo design (considerando la rete duale).

È stata predisposta una rete duale per l’uso di acque meteoriche, con un serbatoio interrati da 37,5 mc. Nei servizi igienici sono state installate cassette di scarico WC con doppio pulsante/flusso 2/4 litri (i WC devono garantire la perfetta pulizia in relazione al ridotto flusso idrico) e miscelatori lavabo, integrato con aeratore a rompigetto: portata massima di 1,9 l/min, soffioni doccia con riduttore di portata pari a 5 l/min La produzione di acqua calda sanitaria con pompa di calore ad alta efficienza.

Tutti i consumi, sia idrici che energetici, sono monitorati e i dati sono consultabili, così come i report, da remoto e su un apposito monitor in control room. Questo perché la consapevolezza dei propri consumi è la prima strategia di efficienza energetica / idrica.

ENERGIA E ATMOSFERA

Gli impianti e il BMS del Datacenter e degli uffici sono stati sottoposti al processo di Commissioning avanzato: una procedura di controllo qualità e rispetto degli obiettivi della committenza e del progetto (OPR, Owner’s Project Requirements).

L’intervento ha previsto l’utilizzo delle migliori tecnologie e modalità di utilizzo per le funzionalità del Data Center, e un’attenzione anche all’efficienza energetica del sistema edificio-impianto che ospita il Data Center.

È stata calcolata una riduzione dei consumi energetici, rispetto all’edificio di riferimento, superiore al 50% (=53.01%). Tale risultato è stato calcolato tramite simulazione dinamica per cui dovrebbe effettivamente rispecchiare il reale consumo energetico.

Sono stati selezionati refrigeranti in grado di ridurre al minimo o eliminare le emissioni di composti che contribuiscono alla riduzione dell’ozono e ai cambiamenti climatici.

La riduzione delle emissioni di gas serra è favorita anche dall’acquisto del 100% dell’energia richiesta da fonti rinnovabili in rete.

In copertura insiste un impianto fotovoltaico con modalità di scambio sul posto e potenza complessiva di 737 kWp.

L’illuminazione all’interno degli spazi viene regolata tramite sensori di presenza e luminosità connessi ad un sistema centralizzato: l’illuminazione è regolabile attraverso diverse modalità (automatica e manuale), ottenendo un elevato risparmio energetico; nelle toilette e nei magazzini sono stati installati sensori di presenza.

MATERIALI E RISORSE

Nell’individuare i materiali, è stata data preferenza a prodotti:

–        dotati di Environmental Product Declaration, cioè con esplicitazione degli impatti ambientali connessi al ciclo di vita “dalla culla all’uscita dallo stabilimento produttivo”.

 

–   a basse emissioni di VOC (Componenti Organici Volatili) per una migliore salubrità degli ambienti interni.

 

–    “trasparenti”, cioè con evidenza dei componenti utilizzati per la realizzazione del materiale e la dichiarazione di assenza di componenti insalubri.

Durante il cantiere si sono ridotti i rifiuti da costruzione e demolizione inviati in discarica e agli inceneritori, attraverso il recupero, il riutilizzo ed il riciclaggio dei materiali, fino al 83,22% del totale dei materiali. Nella sede è attiva la raccolta differenziata dei rifiuti, carta, plastica, alluminio, pallets e materiale da imballaggio.

QUALITÀ DELL’AMBIENTE INTERNO

In tutto il Campus è vietato fumare.

È stato promosso il comfort, il benessere e la produttività degli occupanti attraverso il miglioramento della qualità dell’aria riducendo anche i problemi associati con i processi di costruzione. Si è ridotta la concentrazione dei contaminanti chimici e le emissioni di composti organici volatili (VOC). Realizzati sistemi di estrazione dedicata per locali inquinanti (bagni e locale rifiuti).

L’illuminazione, interamente a led, non solo è a basso consumo energetico, ma è anche ad elevata efficienza.

Sono stati scelti colori chiari per pareti e soffitti per rendere gli ambienti ancora più luminosi. Sono state utilizzate pitture, rivestimenti e pavimenti che neutralizzano gli agenti inquinanti e le sostanze nocive come formaldeide, privi di colle, solventi o altri composti chimici, a basso contenuto ed emissioni di VOC.

IL CANTIERE

Durante le attività di cantiere sono state messe in atto strategie atte alla riduzione dell’impatto delle lavorazioni sull’ambiente circostante, sull’ambiente interno e sull’ambiente in generale. Infatti, è stata controllata la gestione delle acque di dilavamento in modo che non fuoriuscissero sporche dal cantiere, sono state evitate lavorazioni pulverulente all’interno e sono stati tenuti sigillati i canali d’aria. Infine, è stata ridotta al minimo la quantità di rifiuti mandati in discarica grazie alla massimizzazione della differenziazione effettuata direttamente in cantiere. È stato verificato che l’83,22% dei rifiuti non pericolosi, da 8 flussi diversi, prodotti durante la costruzione del DC è stata deviata da discarica e inviata a riciclo, compreso gli sfridi di lavorazione, come il cartongesso.

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